le cui sonorità più heavy si possono ascoltare
su "Thunder And Lightning" (1983-Vertigo)
ben quotato dalla critica. Di questo periodo è
anche il tour da cui verrà tratto diversi anni
più tardi anche il CD "Live in Sweden 1983";
sebbene di una qualità audio discutibile, si
nota la tendenza all'uso dei sinth tanto che in
"Yellow pearl" si sente quasi la presenza degli
Ultravox. I Lizzy però non
conoscono la quiete e nel giro di poco si creano
nuovi dissidi interni che portano Lynott
all’esasperazione fino ad annunciare lo
scioglimento della band. L’album dal vivo "Life"
(1983-Vertigo) diventa quindi la testimonianza
del saluto finale a tutti i fans riportando il
concerto d’addio in cui partecipano tutti i
chitarristi che hanno contribuito alla leggenda
dei Thin Lizzy.
I contrasti fra Phil Lynott e Gary Moore vengono
dimenticati ed i due collaborano attivamente al
disco solista del chitarrista intitolato "Run
For Cover" che contiene la splendida "Out In The
Fields".
Di lì a poco Lynott, all'età di 36 anni, viene stroncato da un
cocktail fatale di alcool e droga: è il 4 di
gennaio 1986. Per ricordarne la figura viene
organizzato da Gary Moore il festival irlandese "Self
Aid" a cui intervengono diverse celebrità.
Si può certamente
aggiungere che i Thin Lizzy sono tra le band più
influenti nell'Irlanda degli anni '70 e
praticamente un'intera generazione di gruppi
hanno dichiarato il loro amore a questa band;
tanto per citare alcuni nomi possiamo dire U2 e
Bob Geldof.
Nel 1991 il prestigio dei Thin Lizzy viene
rinfocolato con la pubblicazione dell’antologia
"Dedication - The Very Best Of Thin Lizzy"
(1991-Vertigo) che si segnala per contenere un
inedito postumo rielaborato da Scott Gorham, il
brano "Dedication".
Nel 2001 è la
volta di un box contenente 4 CD dal titolo "Vagabonds
kings warriors angels" che contiene in un
certo senso il sunto di tutti i loro hit
spaziando su tutta la discografia e andando a
ripescare tracce rare, introvabili e anche il
primo singolo che ancora non era stato stampato
su CD; a proposito di questo disco si può citare
il giornale britannico "Record Collector" che è
anche in un certo senso lo spirito che aleggiava
nella musica dei Thin Lizzy: "A fitting
testament to Lizzy's as well as a tribute to the
enduring myth of the hard rocker with the soft
centre. Spread the world around". |