Mammiferi

 

La maggior parte dei mammiferi del Connemara vivono nelle poche foreste esistenti.
Alcuni usano la foresta come habitat naturale, come

Martora (Martes martes)

Topo selvatico (Apodemus sylvaticus)

Scoiattolo rosso (Sciurus vulgaris)

mentre altri usano la foresta come rifugio, ma preferiscono gli spazi ampi e aperti per cercare il cibo come

Volpe (Vulpes vulpes)

Tasso (Meles meles)

Toporagno nano (Sorex minutus)

Riccio europeo (Erinaceus europeaus)

Lepre bianca irlandese (Lepus timidus hibernicus)

Ermellino irlandese (Mustela erminea hibernica)

Questi luoghi sono anche l'habitat naturale per tutte e 7 le specie di pipistrelli presenti:

Pipistrello nano (Pipistrellus pipistrellus)

Orecchione comune (Plecotus auritus)

Nottola di Leisler (Nyctalus leisleri)

Vespertilio di Natterer (Myotis nattereri)

Vespertilio mustacchino (Myotis mystacinus)

Vespertilio di Daubenton (Myotis daubentoni)

Ferro di cavallo minore o Rinolofo minore (Rhinolophus hipposideros)

dove quest'ultimo é considerato di "importanza internazionale".
Riguardo questi mammiferi ci sono un enorme quantità di leggende che però non corrispondono al vero e che quindi devono essere sfatate: non sono ciechi, non rosicchiano i mobili di casa o i manufatti di legno, non si sono mai impigliati nei capelli delle donne, non fanno parte della famiglia dei topi, non trasmettono malattie (almeno in Irlanda).
Ogni anno alcuni pipistrelli vengono uccisi durante la ristrutturazione degli edifici, ma altri vengono uccisi dall'ignoranza della gente proprio per i motivi sopra descritti. Considerando che generalmente nasce un piccolo all'anno per ogni femmina, si capisce che la popolazione dei pipistrelli é molto vulnerabile, e interi luoghi di riposo di questi mammiferi vengono distrutti, ad esempio, nel momento in cui si ripuliscono i boschi. Alcune tane infatti si trovano in vecchi alberi, altre all'interno di caverne dove i pipistrelli possono facilmente essere disturbati se non addirittura uccisi da atti vandalici. A volte quando vengono ristrutturati vecchi ponti in pietra si utilizza il cemento per tappare le crepe, ma dentro a queste a volte si trovano dei pipistrelli a riposo. Per non parlare delle sostanze chimiche usate nella ristrutturazione dei tetti, che potrebbero essere luogo adatto a pipistrelli.
Il sistema di localizzazione nei pipistrelli é molto interessante; esso é basato su piccoli impulsi alla frequenza di alcune migliaia al secondo prodotte dalle sue corde vocali. Queste onde sonore ritornano, una volta colpito un ostacolo, come eco, fornendo così all'animale una completa "visione" di ciò che ha davanti anche al buio più completo, sia esso un ostacolo o una preda. In una notte può catturare anche 3000 piccoli insetti. Le proprietà fisiche di questi tipi di suoni sono molto diversi da quelli udibili all'orecchio umano, ma rendono questo sistema di localizzazione estremamente accurato. Alcune macchine fotografiche utilizzano questo sistema per l'autofocus. Attraverso un detector apposito si possono distinguere i segnali usati; ad esempio ci sono segnali diversi quando sta per prendere un insetto, o anche tra le diverse specie di pipistrello i segnali usati sono diversi, tanto che, attraverso questo detector si possono distinguere le singole specie anche in volo.
I pipistrelli si risvegliano dal letargo in primavera e le femmine cominciano ad occupare in gruppi dei luoghi asciutti, spesso nei sottotetti in quanto questi sono riscaldati dal sole durante il giorno. In questi luoghi fanno nascere i piccoli tra giugno e luglio a seconda della temperatura e dalla quantità di insetti. Può accadere che in primavere particolarmente fredde i piccoli non nascano. I giovani rimangono legati alla madre per 6/8 settimane. Dalla metà di agosto i giovani possono volare e cacciare per cui le colonie si sciolgono.
Gli adulti maschi vivono separatamente e non prendono parte nell'allevamento dei piccoli. L'accoppiamento avviene in autunno, ma la fecondazione non avviene fino alla primavera successiva.
Quando gli insetti cominciano ad essere scarsi i pipistrelli si rifugiano in luoghi dove trascorrono il letargo; é importante che questo luogo non ghiacci durante l'inverno. Durante il letargo la temperatura corporea scende fino alla temperatura che lo circonda ed il metabolismo é ridotto al minimo; i pipistrelli riescono a superare l'inverno grazie alle sue scorte di grasso. A volte può capitare che durante periodi temperati, essi si svegliano dal letargo e vanno a cacciare; così come durante l'autunno o la primavera può accadere che cercano dei rifugi temporanei solo per passare un "mini-letargo" di alcune settimane.
L'individuazione di una colonia di solito avviene quando questi lasciano il rifugio all'imbrunire, oppure dagli escrementi lasciati sotto al buco di uscita della tana stessa e dal cui studio si capisce molto della dieta dei pipistrelli.
Il Connemara ha anche una buona popolazione di

Lontra eurasiatica (Lutra lutra)

che predilige i luoghi bagnati da fiumi e torrenti; mentre negli ultimi 10 anni si é stabilito in regione il

Cervo europeo o Cervo nobile (Cervus elaphus)

sebbene non sia certa l'origine di questo, e cioè se é fuggito da alcune fattorie o se sopravissuto da popolazioni indigene (ma pare più fattibile quest'ultima ipotesi).
Ci sono poi alcuni mammiferi non originari del Connemara, o anche dell'Irlanda, ma giunti qui con le imbarcazioni, o fuggiti da fattorie o allevamenti, come

Visone americano (Mustela vison)

Coniglio selvatico (Oryctolagus cuniculus)

Ratto comune o Surmolotto (Rattus norvegicus)

Topo domestico (Mus domesticus)

Come si può notare i mammiferi terrestri presenti nel Connemara non sono molti, esattamente 22 specie, mentre in Irlanda solo 28; non ci sono infatti molti mammiferi comuni nel resto dell'Europa come talpe, donnole e ghiri. Questo dovuto molto probabilmente al fenomeno preistorico delle glaciazioni; infatti, durante questi cicli, pare che, nei periodi "freddi", l'Irlanda e la Gran Bretagna fossero collegate tra loro e all'Europa, ed i mammiferi che l'abitavano erano così liberi di spostarsi verso sud, verso regioni più temperate, mentre l'Irlanda veniva abitata da mammiferi comuni per le terre all'interno del Circolo Polare Artico come la Volpe artica, Lemming, Renna, Mammut, dei quali, di tutti questi animali, sono stati trovati resti in Irlanda, a conferma di questa ipotesi. Alla fine di ogni glaciazione i mammiferi che erano migrati verso aree piú temperate, facevano ritorno in Irlanda.
Alla fine dell'ultima glaciazione (si parla di 10000 anni fa), l'Irlanda non era completamente coperta di ghiaccio, ma la vegetazione era limitata a muschi e licheni (o poco altro) e il clima era ancora molto rigido, fu in questo momento che il collegamento con la Gran Bretagna venne a mancare e i mammiferi che l'abitavano precedentemente non riuscirono a farvi ritorno, ed é quindi per questo motivo che il numero delle specie di mammiferi é oggi così ridotto.
Quando, dopo questo periodo, la vegetazione cambiò, gli animali comunemente artici si estinsero, mentre altri si estinsero in tempi più recenti, come il Lupo (nel 1786) e lo Scoiattolo rosso, reintrodotto poi nel XIX secolo.
Ci sono poi, nel mare che circonda il Connemara, diversi mammiferi marini, tra cui 2 tipi di foche, molto difficili da distinguere quando esse sono in acqua:

Foca comune (Phoca vitulina)

Foca grigia (Atlantica) (Halichoerus grypus)

3 tipi di delfini, anch'essi molto difficili da riconoscere nel loro ambiente naturale:

Tursiope (Tursiops truncatus)

Delfino comune (Delphinus delphis)

Lagenorinco dai fianchi bianchi (Lagenorhynchus acutus)

e 2 tipi di balene:

Balena - Pilota dalla pinna lunga (Globicephala melaena)

Balenottera minore (Balaenoptera acutorostrata)

L'osservazione però di tutti questi mammiferi non é facile, come potrebbe esserlo con gli uccelli (con il cosiddetto "birdwatching"), in quanto sono quasi tutti notturni e con uno sviluppatissimo senso dell'olfatto e dell'udito (a parte i mammiferi marini, che comunque sono difficilmente visibili per altri e ovvi motivi). É di conseguenza richiesta molta pazienza, silenzio oltre che calcolare di rimanere sempre sottovento, per non far sentire il proprio odore; a favore però del "mammifero umano" osservatore c'é il fatto che normalmente la vista é piuttosto scarsa e di solito vedono solo in bianco e nero; inoltre tale senso é adatto per gli oggetti in movimento. Per questi motivi durante l'osservazione é consigliabile rimanere quanto meno fermi, vestiti di colore non appariscente.


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